Flora e fauna

Visitando il Parco potrai riconoscere ed associare ai diversi paesaggi che attraversi – spiagge, dune, foreste, paludi e corsi d’acqua, paesaggi agricoli ed aree urbane – le piante e gli animali più caratteristici. Percorrendo il Parco dall’interno al mare, proviamo a descrivere brevemente questi ambienti nel loro complesso attraverso le creature che incontriamo. Evitiamo di portare via oggetti, piante ed animali, ma solo emozioni, conoscenze e, magari, nuove competenze.

Fra gli animali facilmente osservabili nel Parco ci sono il daino, spesso in piccoli branchi, ed il cinghiale, introdotti quando la tenuta era una Riserva di Caccia, ora in sovrannumero.
Avvicinandosi alla linea di costa in direzione di Bocca d’Arno si incontrano le zone umide più rinomate: le “Lame di Fuori”, con elevata presenza di avifauna, soprattutto nel periodo di svernamento (anche migliaia di anatidi) e durante la migrazione primaverile (punto privilegiato di sosta per i trampolieri). Lungo tutta la linea di costa tra le foci dei due fiumi la Tenuta è cinta dalle sue alte dune aperte alla minaccia dell’erosione.

Le specie presenti nel Parco sono numerose. Le caratteristiche che più guidano la complessità biologica delle biocenosi sono:

  • La ricchezza di fauna legata alla naturalità delle foreste di latifoglie e alla presenza di legno morto e alberi secolari.
    La diffusione dei grandi mammiferi (daini, cinghiali, mucche ecc.) che con le loro deiezioni caratterizzano la presenza di una ricca fauna coprofila e delle reti trofiche ad essa collegata.
  • La presenza di alcune decine di kmq contigui di zone agricole a condizione biologica, che assicurano un basso livello di inquinanti nelle reti trofiche di ampie aree.
  • La presenza di numerose aree umide sia vaste che piccole che possono complessivamente garantire la vitalità di molte popolazioni biologiche.
  • Tratti di costa poco disturbati a San Rossore o comunque naturali, nelle Riserve della Lecciona, della Bufalina e di Bocca di Serchio.

Ovviamente il contrario di quello che abbiamo detto e quindi l’artificialità di ampie superfici boscate (mancano boschi ripariali, le pinete e le pioppete), il sovrappascolo degli ungulati, la presenza di molte decine di kmq di aziende agricole che usano fitofarmaci, zone umide con profondi fenomeni di eutrofizzazione e disturbo diretto, la presenza di zone balneari con un uso intensivo delle spiagge e delle aree contermini, costituiscono il rovescio della medaglia e la grande contraddizione di questo parco costiero, zona importante economicamente: infatti vive e gestisce valori assoluti di alto livello conservazonistico adiacenti ad aree di disturbo antropico intensissimo (microdiscariche, centinaia di migliaia di turisti estivi ecc.).

Alcuni numeri che riassumono il valore specifico del Parco sono:

  • 587 le specie di piante vascolari descritte nel Parco.
  • Oltre 1400 le specie di invertebrati segnalate, alcune delle quali qui descritte per la prima volta.
  • Ben 15 specie di libellule descritte nel Parco.
  • 21 le specie di coleotteri coprofagi scaraboidei descritte nella sola Tenuta di San Rossore.
  • 90 le specie di uccelli che vi nidificano.
  • 105 le specie di uccelli che vi svernano.
  • 14 su 34 in Italia le specie di chirotteri segnalate nel Parco.

 

TOP 20 della flora di interesse conservazionistico del Parco
Nome Nome italiano
Direttiva Habitat 92/43/CEE Lista rossa italiana Lista “rossa” toscana
Centaurea paniculata (L.) ssp. subciliata Arr. fiordaliso tirreno  
Crucianella maritima L. crucianella marittima  
Epipactis palustris (L.) Crantz elleborine palustre  
Eryngium maritimum L. calcatreppola marittima  
Euphorbia paralias L. euforbia marittima  
Hibiscus palustris L. ibisco palustre    
Hottonia palustris L. erba scopina  
Hypericum elodes Huds. erba di San Giovanni delle torbiere  
Medicago marina L. erba medica marina  
Orchis laxiflora Lam. orchide acquatica  
Orchis palustris Jacq. orchide palustre  
Orchis papiloniacea L. subsp. papiloniacea orchide a farfalla  
Otanthus maritimus (L.) Hoffmanns. et Link santolina delle spiagge  
Periploca graeca L. topa (nome toscano) o periploca  
Solidago litoralis Savi verga d’oro marina  
Sphagnum palustre L. sfagno palustre    
Spiranthes aestivalis (Poir.) Rich. spirante estiva
Stachys maritima Gouan stregona marittima  
Symphytum taniacense Steven    
Utricularia vulgaris L. erba vescica comune  

 

TOP 20 degli animali di interesse conservazionistico del Parco
Nome Nome italiano Direttiva Habitat 92/43/CEE o Direttiva Uccelli 2009/147/EC Lista rossa italiana Lista “rossa” toscana
Molluschi
Physa (Physa) fontinalis Linnaeus, 1758    
Insetti
Agabus striolatus Gyllenhal, 1808    
Carabus granulatus interstitialis Duftschmid, 1812    
Cerambyx cerdo Linnaeus, 1758 cerambice della quercia
Ceratophyus rossii Jekel, 1866 ceratofio    
Lindenia tetraphylla Van der Linden, 1825
Heptaulacus rasettii Carpaneto, 1978    
Keroplatus tipuloides Bosc, 1792    
Lucanus cervus Linnaeus, 1758
Lycaena dispar Haworth, 1803
Pesci
Alosa fallax Lacepede, 1803 cheppia
Tinca tinca Linnaeus, 1758 tinca  
Lampetra fluviatilis Linnaeus, 1758 lampreda di fiume
Anfibi
Hyla intermedia Boulenger, 1882 raganella tirrenica  
Triturus carnifex Laurenti, 1768 tritone crestato
Rettili
Emys orbicularis Linnaeus, 1758 testuggine palustre
Uccelli
Acrocephalus melanopogon Temminck, 1823 forapaglie castagnolo
Ardea purpurea Linnaeus, 1766 airone rosso
Calandrella brachydactyla Leisler, 1814 calandrella
Mammiferi
Rhinolophus ferrumequinum Schreber, 1774 ferro di cavallo maggiore