Miglioramento segnalamenti Zona A

La particolare configurazione di questa area marina: posta in un braccio di mare aperto lontano dalla costa e pertanto fortemente esposta agli agenti meteo-marini e soprattutto ad una notevole energia attivata dal moto ondoso e dalle correnti marine, fa sì che i segnalamenti oggi installati siano soggetti ad una notevole usura ed a pressoché continue azioni di stress.

A questa particolare situazione sono soprattutto esposti i due segnalamenti posti più al largo, che demarcano i vertici M (punto nord-ovest) e Q (punto sud-ovest) della Zona A di riserva naturale integrale dell’AMP, cioè quella di massima tutela.

Questi punti sono oggi costituiti da due boe d’altura, le quali, proprio per la loro posizione, sopportano il maggiore impatto delle correnti marine e del moto ondoso provenienti dai principali quadranti di burrasca (sud / sud-ovest / ovest / nord-ovest). Ne è una dimostrazione il significativo impiego di risorse sostenuto dall’ente gestore per la manutenzione ed il mantenimento in sito di tali segnalamenti, con svariati interventi resesi necessari per il mantenimento della corretta posizione e della piena operatività nel rispetto delle normative marittime e del codice della navigazione.

L’ente parco ha pertanto valutato l’opportunità di migliorare la configurazione dei 2 segnalamenti più foranei della Zona “A”, al fine di renderli più funzionali e più stabili rispetto anzitutto alle condizioni di stress a cui sono sottoposti.

L’intervento previsto contempla la sostituzione delle due esistenti boe e la progettazione di due nuovi segnalamenti stabili, non galleggianti ma fissati al fondale, in grado di migliorare la visibilità dell’AMP in generale e di questa zona di massima protezione in particolare, nonché di svolgere anche un ruolo multifunzionale.

Questo intervento di miglioramento offre infatti l’opportunità di rendere polifunzionali le due nuove strutture. La loro posizione geo-ambientale: due punti fissi in una zona di mare aperto abbastanza lontana dalla costa, è di estremo interesse tanto per aspetti scientifici quanto di monitoraggio diretto dell’AMP.

I nuovi segnalamenti potranno essere costituiti da cosiddette “mede elastiche” che svettano sopra il livello del mare di circa 7 m, e possono essere configurati in modo tale da ospitare alla sommità l’installazione di diversa e molteplice strumentazione tecnico-scientifica multi-parametrica, capace di effettuare misurazioni ambientali e marine (ad es. dati meteorologici, misurazioni atmosferiche o dell’ambiente marino) e di monitorare con strumenti di tele-controllo l’area marina protetta.

Le specifiche caratteristiche dei nuovi segnalamenti possono essere riassunte nei seguenti punti:

  1. la massima tenuta agli agenti meteo-marini in particolare all’energia del moto ondoso,
  2. la durabilità dei componenti strutturali e funzionali,
  3. la facilità di ispezione e per gli interventi manutentivi,
  4. la riduzione della necessità dei lavori di manutenzione/ripristino,
  5. la possibilità di installazione sui segnalamenti di variegata e molteplice strumentazione tecnico-scientifica,
  6. la possibilità di accesso sui segnalamenti da parte di personale addetto/autorizzato,
  7. l’aumento della visibilità in termini di segnalazione marittima,
  8. il miglioramento della riconoscibilità della presenza dell’area marina protetta.

Esempio “meda elastica” attrezzata con strumentazione multi-parametrica nell’AMP di Portofino

Di particolare interesse è dunque la multifunzionalità che potranno avere i nuovi segnalamenti, ma anche la loro maggiore visibilità, che potrà contribuire alla migliore riconoscibilità di questa area marina protetta, ed in particolare della sua zona di maggiore tutela. Proprio quest’ultimo aspetto viene spesso trascurato, ma è un fattore molto importante per un’area marina posta completamente in mezzo al mare, senza punti di appoggio o di riferimento a terra, la quale, pertanto, molto spesso viene riconosciuta ed identificata a fatica dall’utente o addirittura viene del tutto non vista dai diportisti che navigano in queste acque.