Il monitoraggio dell’area marina protetta è disposto da uno specifico articolo del Decreto Ministeriale 18.04.2014 di regolamentazione ed organizzazione dell’AMP Secche della Meloria, l’articolo 31, il quale così dispone: “l’ente gestore effettua il monitoraggio delle condizioni ambientali e socio-economiche dell’area marina protetta e delle attività in essa consentite, secondo le direttive emanate dal Ministero dell’Ambiente, e su tale base redige annualmente una relazione sullo stato dell’area marina protetta”.
L’Ente Parco regionale, in qualità di ente gestore dell’area marina protetta delle Secche della Meloria come da Decreto ministeriale istitutivo 21.10.2009, ha effettuato nel corso di questo primo decennio gestionale i vari monitoraggi delle condizioni ambientali e socio-economiche dell’area marina e delle attività in essa consentite, secondo le direttive emanate dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed ai sensi del regolamento di esecuzione ed organizzazione dell’AMP.
Sulla base di tali disposizioni sono state redatte varie relazioni annuali e/o tematiche circa lo stato dell’area marina protetta, che sono riportate nei documenti di seguito scaricabili. Sulla base dei dati così acquisiti, l’ente gestore ha verificato le attività ad oggi consentite all’interno dell’area protetta, con riscontri sull’adeguatezza delle disposizioni del decreto istitutivo e del regolamento di disciplina delle attività consentite, nonché delle discipline di dettaglio, della zonazione e dei regimi di tutela delle diverse zone, rispetto alle esigenze di tutela ambientale e di rapporti socio-economici.
Uno dei prodotti finali più importanti e più significativi dei monitoraggi ambientali eseguiti nel corso degli ultimi anni sono senza dubbio le due nuove cartografie tematiche che hanno analizzato in dettaglio tutti i fondali sull’intera superficie dell’area marina protetta, e ci hanno oggi restituito il preciso assetto batimetrico e l’aggiornato quadro delle biocenosi dell’area.
Un altro dato molto importante ed innovativo, emerso dai recenti monitoraggi, è la rendicontazione dei cosiddetti “servizi ecosistemici” offerti dall’area protetta e la computazione della relativa “contabilità ambientale”, la quale ci fornisce un vero e proprio dato economico con una stima del valore in denaro appunto dei servizi ambientali realizzati normalmente e spontaneamente da un’area marina protetta come quella delle Secche della Meloria. Tale contro-valore monetario, che è emerso dallo stato degli attuali studi, è di circa 9 milioni e mezzo di euro all’anno (è possibile approfondire il tema consultando la relazione tra i documenti scaricabili di seguito). Valore che afferisce ad un primissimo approccio di studio, all’interno di metodologie di analisi ed elaborazione ancora molto sperimentali ed innovative, che dovrà pertanto essere verificato, messo a punto ed aggiornato nel corso dei monitoraggi e degli studi programmati per gli anni a venire.