Identikit dell’area marina protetta

La fattiva protezione e valorizzazione degli habitat marini di straordinario valore che caratterizzano il braccio di mare delle Secche della Meloria si è concretizzata a partire dalla definitiva approvazione da parte dei Ministeri competenti della ventiseiesima area marina protetta italiana. Il 6 Aprile 2010 con effetto dal 21 Aprile 2010 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, d’intesa col Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 21 ottobre 2009 che ha istituito l’area marina protetta (AMP) delle Secche della Meloria, affidandone la gestione all’Ente Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

L’area marina protetta ha una estensione istitutiva di 9.122 ettari ed è oggi suddivisa in tre zone (A, B, C), e tre sotto-zone (B1, B2, B3) a diverso grado di protezione.
La regolamentazione vigente è stata disposta dal Decreto Ministeriale del 18 aprile 2014 integrato dal successivo del 18 luglio 2016, che ha definito lo specifico regolamento di esecuzione ed organizzazione di questa area marina protetta. 

 

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La zona A è quella di protezione integrale ed è posta circa al centro dell’intera area protetta; ha una estensione di 560 ettari e configurazione rettangolare con 4 punti di vertice (M, N, P, Q) identificati da specifiche coordinate geografiche (espresse in latitudine e longitudine); è la porzione di massima protezione, dove di fatto nessuna attività antropica viene svolta ad eccezione delle operazioni di monitoraggio e ricerca scientifica. Questa zona è oggi segnalata con segnalamenti marittimi posti nei 4 punti di vertice, costituiti da 2 boe d’altura per i vertici più foranei e da 2 mede per i vertici più a terra, tutti dotati sia di identificazione diurna che di fanale luminoso notturno.

La zona B, che presenta una superficie di 1.280 ettari, è la parte di riserva generale posta a corona della zona di massima protezione, dove possono essere svolte solo alcune limitate attività; è anch’essa di configurazione rettangolare con 4 punti di vertice (F, G, H, L) identificati da specifiche coordinate geografiche (espresse in latitudine e longitudine); questa zona è stata suddivisa a sua volta dalle disposizioni regolamentari oggi vigenti in 3 sotto-zone al fine di consentire in una parte la possibilità di pesca professionale in particolare quella del riccio di mare ed in altra parte alcune circoscritte forme di fruizione più libera per i residenti dei comuni territorialmente interessati. Al momento non è identificata a mare da alcun segnalamento.

La zona C è la parte rimanente dell’area marina protetta, è quella più esterna di protezione generale nella quale possono essere svolte tutte le attività compatibili con le esigenze generali di tutela degli ambienti marini. Ha una configurazione circa trapezoidale identificata 5 punti di vertice (A, B, C, D, E) corrispondenti ciascuno a specifiche coordinate geografiche (espresse in latitudine e longitudine). Al momento non è identificata a mare da alcun segnalamento.

Le caratteristiche geografiche ambientali dell’AMP Secche Meloria fanno sì che sia un’area marina peculiare nel panorama delle aree marine protette italiane, in quanto completamente distaccata dalla costa, posta in un braccio di mare aperto a circa 3,5 miglia nautiche (7 km) dalla linea di riva, proprio di fronte alla città ed al porto di Livorno, con estensione verso nord fino ad arrivare in fronte al litorale pisano.

È costituita da un banco di bassi fondali in prevalenza rocciosi-calcarei con una profondità che varia da un minimo di 1,5-2 metri presso il cappello della secca, fino ad un massimo di 30-35 metri verso i bordi occidentali, settentrionali e meridionali del banco, dove degrada su fondali sabbiosi e fangosi con alternanza di matte morta. La parte orientale della secca è quella rivolta verso terra e verso il porto di Livorno ed ha una profondità massima di circa 9 metri, profondità che si riduce naturalmente fino alla linea di costa livornese, dalla quale la secca rimane sempre geograficamente separata per la presenza di un piccolo canale sottomarino largo circa 1 e lungo circa 5 km.

Non esiste di fatto in questa AMP un’area emersa e oggi l’unica parte fuori acqua è costituita dai rilevati formati da piccole scogliere artificiali fondate sulla testa della secca e su cui furono costruiti il faro di segnalazione marittima e la storica torre memoria della battaglia tra le Repubbliche Marinare di Pisa e di Genova. Le particolari conformazione e localizzazione fanno si che questa AMP sia priva di appoggi a terra e pertanto sia priva di qualsivoglia riferimento identificativo geografico terrestre, rendendo in un certo qual modo talora di difficile identificazione proprio la presenza dell’area protetta e la riconoscibilità di certi peculiari valori ambientali, che sono ovviamente tutti racchiusi sotto la superficie del mare.

Le finalità dell’area marina protetta sono chiaramente espresse dall’articolo 3 del Decreto ministeriale istitutivo, il quale stabilisce che l’istituzione dell’AMP “Secche della Meloria” persegue anzitutto la protezione ambientale dell’area interessata e si prefigge:

  1.  la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, chimiche, fisiche e della biodiversità marina e costiera, anche attraverso interventi di recupero ambientale;
  2.  la promozione dell’educazione ambientale e la diffusione delle conoscenze degli ambienti marini e costieri dell’area, anche attraverso la realizzazione di programmi didattici e divulgativi;
  3.  la realizzazione di programmi di studio. Monitoraggio e ricerca scientifica nei settori delle scienze naturali e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area;
  4.  la promozione dello sviluppo sostenibile dell’area, con particolare riguardo alla valorizzazione delle attività tradizionali, delle culture locali, del turismo eco-compatibile e alla fruizione da parte delle categorie socialmente sensibili.

La gestione dell’Area Marina Protetta Secche della Meloria è affidata all’Ente Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli : un parco “storico” nel contesto toscano e nazionale, in quanto istituito, dopo un lungo processo politico, sociale e culturale, con una specifica legge della Regione Toscana il 13 dicembre 1979. Il Parco regionale terrestre si estende per circa 230 km-quadrati lungo la costa compresa tra Viareggio e Livorno. Anche se si trova nel cuore di una zona fortemente urbanizzata, questo territorio ha mantenuto notevoli caratteristiche naturali, e qui è possibile trovare uno dei rari esempi di zona costiera settentrionale mediterranea selvaggia, con presenza di zone palustri, di dune e di selve litoranee. L’Ente Parco ha quale finalità istitutiva proprio la tutela delle caratteristiche ambientali e storiche del litorale Pisano e Lucchese, in funzione dell’uso sociale di tali valori, e promuove la ricerca scientifica e la didattica naturalistica, nonché l’educazione e la formazione ambientale, e la valorizzazione delle attività economiche territoriali, con particolare riferimento all’esercizio delle funzioni delegate dalla Regione Toscana.