A cavallo nei parchi toscani

“A cavallo nei Parchi toscani” è un progetto che si propone come obiettivo principale l’incremento, lo sviluppo e l’esercizio sostenibile del turismo equestre all’interno dell’area toscana attraverso una fruizione controllata ed integrata delle aree protette presenti sul territorio regionale.

L’idea, partita dall’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, è nata in conseguenza degli ottimi risultati fatti segnare nel corso degli ultimi anni dalle diverse iniziative realizzate nel settore della cultura ippica allo scopo di promuovere la conoscenza del territorio attraverso le attività connesse con gli sport equestri.

Infatti proprio perché parte integrante dei sistemi naturali il cavallo può essere considerato uno dei mezzi di trasporto più eco-compatibili a disposizione dell’uomo e quindi il più adatto a consentire gli spostamenti dei visitatori all’interno delle aree protette dove risulta importante limitare il più possibile l’esercizio di qualsiasi impatto negativo sull’ambiente.

D’altro canto il movimento del turismo equestre rappresentando una preziosa occasione di occupazione e di crescita economica può contribuire in maniera significativa allo sviluppo sostenibile delle aree protette assicurando un ritorno monetario importante per le comunità umane che su tali territori vivono ed operano.

Inoltre attraverso il recupero delle attività connesse con l’allevamento e la cura del cavallo si potrà operare anche una riscoperta e/o una rivalutazione di valori culturali e tradizionali storicamente radicati nelle popolazioni locali, ma a rischio di continuità identitaria nelle nuove generazioni.

Da queste considerazioni è conseguita la volontà di realizzare un sistema integrato di ippovie supportato da una rete di servizi logistici che consenta a chiunque ami il cavallo di poter fruire non solo delle percorrenze presenti all’interno di ciascuna area a Parco, ma anche di poter passare da una all’altra attraverso il tracciamento di percorsi equestri collaudati ed organizzati che ne consentano un comodo ed efficace collegamento.

I cinque Parchi toscani (tre regionali e due nazionali): il Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli (23100 ha di superficie), il Parco regionale della Maremma (19800 ha di superficie), il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano (67500 ha di superficie compresa la porzione marina), il Parco regionale delle Alpi Apuane (54000 ha di superficie) e il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (37000 ha di superficie) sono stati i primi soggetti ad aderire al progetto e ne hanno costituito, assieme agli uffici della regione, il comitato istitutore.

In seguito si sono aggiunte anche altre aree protette presenti sul territorio della regione (quali riserve naturali, riserve dello Stato ed oasi protette) al fine di arricchire la valenza della proposta in termini ecologici ed ambientali. Inoltre nella definizione dei tracciati equestri si è tenuto conto anche della presenza di attrazioni turistiche a valenza storica, culturale, artistica ed enogastronomica così da poter soddisfare, in maniera più completa, le diverse esigenze dei partecipanti.

L’offerta che ne deriva si può quindi con ragione considerare ai vertici del settore equituristico per la qualità dei siti interessati e per la molteplicità dei servizi offerti, schiudendo interessanti prospettive riguardo alla possibilità di connettersi con altre reti di ippovie regionali o addirittura di prevedere collegamenti con l’estero, coinvolgendo così anche le aree protette presenti all’interno dell’Unione Europea.

L’ottimizzazione dei percorsi è stata affiancata ad una attenta valutazione della sicurezza degli escursionisti, garantita oltre che dalla individuazione delle tratte più idonee anche dall’attivazione, per l’intera lunghezza dei tracciati, dei servizi assicurati per il benessere sia del cavallo (veterinario, maniscalco, selleria, ecc.) che del cavaliere (vitto, alloggio, prodotti tipici, informazioni turistiche, ecc.). Inoltre la costante disponibilità di guide equestri qualificate ed abilitate all’esercizio della professione risulta importante per assicurare all’escursionista una piena fruizione dei tracciati percorsi. Gli operatori infatti oltre a prestare l’assistenza necessaria al superamento di eventuali difficoltà di percorso potranno fornire anche alcuni elementi base dell’educazione ambientale accrescendo la coscienza ecologica dei partecipanti e rafforzandone il senso di appartenenza con il territorio.